Caro Silvio*,
in questa pagina di diario ci tengo a narrarti un mio sogno che persevera nella mia mente da quando ero piccolo: mi piacerebbe diventare un insegnante alle scuole medie.
Tu penserai che sono un pazzo a pensare queste cose, considerato il mio rendimento scolastico.. ma è da sempre che ho questa passione per la geografia: mi studiavo a memoria tutte le capitali mondiali, ne conoscevo addirittura 110 su 150 e trascorrevo ore adosservare l'atlante.
La mia passione è cresciuta anche grazie a mio fratello che ha avuto determinazione ed è diventato docente in una scuola media svizzera. Io sto già apprendendo da lui le norme fondamentali per spiegare e mi sembra molto bello.
Poi, anche stare coi ragazzi mi piacerebbe molto e cercherei di essere loro amico.
Con la mia mentalità da bambino io il professore lo farei così: assegnerei pochi compiti, nelle vacanze niente, il mio metodo di insegnamento sarebbe divertente, coinvolgente e mai noioso. Perchè fare questo? Perchè,cioè, voglio dire.. poveri ragazzi sono già carichi di compiti nelle altre materie, almeno la mia la vorrei rendere bella e divertente...
Oltre a diventare professore mi piacerebbe fare anche l'esploratore: a me piace molto viaggiare in megalopoli ma anche in posti scinosciuti dall' uomo perché i viaggi sono legati alla geografia e al divertimento.
Un altro mio progetto sarebbe quello di diventare un topografo famoso. Se te non sapessi cosa fosse la topografia, essa è una disciplina che studia la scala di una zona e la rappresentazione di un territorio o città. Anche questo l'ho ereditato da mio fratello che creava mappe geografiche per lavorare e si divertiva.
Il mio futuro spero, caro Silvio, sia orientato verso orizzonti geografici e di insegnamento ai ragazzi.
Come dice Kipling: If you can dream and not make dreams your master.
Roland (2^F)
*Silvio è il nome che ho sempre assegnato al mio diario e non c'entra nulla con altri personaggi.
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